È il settembre del 1838 quando una terribile burrasca si abbatte sulla Ibis, la goletta a due alberi in viaggio verso Mauritius con il suo carico di "coolie", di "delinquenti". Come un uccello mitologico in balia del vento, con il bompresso come un grande becco e le vele come due enormi ali spiegate, la Ibis resiste miracolosamente alla furia dell'uragano. Nel fracasso della tempesta, tuttavia, tra lampi, tuoni e marosi, una scialuppa si allontana lestamente dalla goletta. È una barca di fuggitivi e a bordo reca due lascari, i leggendari marinai che parlano una lingua tutta loro, e tre coolie che dovrebbero scontare la loro pena a Mauritius: Kalua l'ex lottatore strappato ai campi di papaveri indiani, Ah Fatt, il figlio di un ricco mercante di Bombay e di una donna cinese, Neel, il raja di Raskhali che ha sperperato la sua ricchezza, indebitandosi con i mercanti inglesi e finendo galeotto nella stiva della nave inglese. Qualche giorno dopo attracca a Mauritius un brigantino anch'esso male in arnese dopo una traversata segnata da disgrazie e tragedia: il Redruth di Fitcher Penrose, il cacciatore di piante. A Port Louis, però, Fitcher ha di che rallegrarsi. Nel porto di Mauritius fa, infatti, bella mostra di sé uno dei più venerati orti botanici del mondo in cui hanno prestato la loro opera lo scopritore della buganvillea e quello del pepe nero. Secondo volume della trilogia della Ibis (1.Mare di papaveri - 3.Diluvio di fuoco).
giovedì 23 luglio 2015
Ailée
Il veliero con le ali
di Virginie Hériot
Mai pubblicato in Italia, ecco il primo libro della grande navigatrice francese Virginie Hériot (1890-1932). Ailée è il nome del suo grande veliero. Questo libro, pubblicato per la prima volta in Francia nel 1931, contiene le riflessioni e i racconti avventurosi di Virginie Hériot che descrive a cuore aperto il suo amore per il mare, il rispetto e l'ammirazione per i marinai, il dolore per coloro che sono morti in drammatici naufragi. Esprime la sua forte decisione di abbandonare la vita sulla terraferma per dedicarsi alla navigazione per i mari, dove morirà tragicamente nel 1932. Una donna eccezionale, romantica e determinata, che vinse molte regate importanti e le Olimpiadi, una donna che ha precorso i tempi, un esempio per le donne skipper dei giorni nostri.
giovedì 16 luglio 2015
Mollo tutto e faccio il pescatore
L'insolita avventura della pesca ai granchi verdi a bordo del "Crabus"
di Joël Le Bruchec
Mollare tutto e fare la scelta coraggiosa di diventare pescatore. È un percorso duro quello per poter praticare un mestiere unico al mondo, a diretto contatto con il mare: dallo studio per ottenere l'abilitazione all'esperienza necessaria per apprendere le tecniche e conoscere i luoghi più adatti, allo scontro con le storture della burocrazia e con l'inadeguatezza delle attrezzature portuali. In queste pagine la storia vera di Joël, bretone, divenuto con tenacia, impegno e intelligenza, da inesperto ad abile pescatore professionista di granchi verdi.
Adriatico
Storie di mare e di costa
di Giorgio Cingolani
L'Adriatico non è mai stato solo una distesa marina, uno spazio geografico o una frontiera. Per secoli è stato anche un sistema complesso di relazioni, di scambi economici e culturali. Nel corso del Novecento, questa secolare continuità è entrata in crisi e la koinè adriatica è stata schiacciata sotto l'indicibile peso della separazione e delle contrapposizioni politiche. Ma non tutto è perso. Le dieci storie raccolte in queste pagine raccontano di migrazioni e di incontri, di fughe e di commerci, di peregrinazioni e di patimenti e testimoniano il persistere di una profonda connessione tra le due sponde, un'affinità culturale che ha matrici e simboli comuni.
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